giovedì 8 maggio 2008

Italia: paese sicuro

Già durante le elezioni avevo deciso di scrivere un post riguardante la sicurezza, ma poi per una serie di avvenimenti, non ero riuscito a scrivere questo articoli cosi avevo deciso di lasciar perdere, solo che il destino ogni tanto ci gioca dei tiri mancini, lanciandoci prima dei messaggini come dire degli sms, si è modernizzato anche lui, poi visto che con gli sms non ho capito ho meglio ho fatto finta di non capire, mi manda addirittura una mail e a questo punto, non ho più potuto evitarli.
Il primo messaggio mi è arrivato l'altro giorno, mentre ero in giro per lavoro ogni tanto bisogna fare finta di lavorare con un amico architetto abbiamo incontrato un signore che ci ha chiesto cosa facevamo, dopo averlo spiegato ci ha invitato in casa, sta di fatto che tra i vari discorsi è venuto fuori il problemi sicurezza, ed li ti rendiconto di come le persone percepiscano il problema, solo che per rispondere alle emozioni bisogna dare dei dati, perché un conto è parlare con lo stomaco un conto è parlare con testa, purtroppo non avendo dati aggiornati non ho potuto rispondergli, e quindi piuttosto che dire cavolate meglio stare zitti.
Salutato il signore siamo tornati a casa e li francamente non ci ho più pensato, fino ad ieri sera quando un mio amico mi manda una mail in cui mi dice hai letto questo articolo sulla sicurezza, ovviamente non l'avevo letto.
Cosi questa mattina ho deciso di andare sul link che mi ha passato è di leggerlo, per cui ho deciso di riportarlo sul blog
ROMA (Reuters) - La criminalità è fonte di preoccupazione per oltre la metà degli italiani, al sud come al nord, anche se per numero di omicidi il nostro paese si pone al di sotto della media europea. Lo dice oggi un rapporto dell'Istat, "100 statistiche per il Paese".

Nel 2005, in Italia si sono commessi circa 10 omicidi per milione di abitanti, un valore sensibilmente inferiore della media europea. Si si fa riferimento al 2000 -- 13 omicidi per milione di abitanti -- il fenomeno è in forte diminuzione, dice il rapporto Istat.

Ciononostante, nel 2006 la criminalità risulta fonte di preoccupazione per più della metà degli italiani (58,7%), con punte in Piemonte e Liguria, oltre che in Puglia, Campania e Sicilia.

Secondo l'Istat dal 2000 ad oggi si assiste a una progressiva riduzione del numero di omicidi, la gran parte dei quali è avvenuta nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e, in modo minore in Basilicata. Anche in queste regioni si assiste però allo stesso andamento decrescente che si osserva a livello nazionale.

"Nel contesto europeo, l'Italia è uno dei Paesi più sicuri per numero di omicidi commessi: si colloca al di sotto della media europea (14 omicidi per milione di abitanti), in ottava posizione dopo Austria, Lussemburgo, Svezia, Germania, Malta, Slovenia e Repubblica Ceca", dice l'Istat nel suo rapporto.

Ma nella percezione degli italiani nel 2006 la criminalità è un problema rilevante, indicata dal 58,7% degli intervistati, preceduta dall'aumento dei prezzi, che preoccupa il 70,1%.


Il sito dove si trova l'articolo si chiama reuters basta cliccare sul nome del sito e vi ritrovate nella pagina da cui è stato tratto l'articolo, come si evince da questo articolo l'Italia è uno dei paese più sicuri dell'Europa, eppure parlando con le persone si ha la sensazione di vivere nel Farwest e non in paese civile, come sempre lascio a chi legge le dovuto considerazioni.
Ste

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Stefano, si hai ragione il paese non è per niente sicuro ... sinceramente da un po di anni fa tutto schifo ... per fortuna che esistono persone come Nella a tirarti fuori dal grigiore della vita ...

Marco

Stefano ha detto...

Ciao Marco, temo di no essere stato chiaro nel post, non ho detto che il paese non è sicuro, ma che si ha una percezione di insicurezza,i dati messi in evidenza nell'articolo che ho riportato, mi sembrano abbastanza evidenti, quindi personalmente non ritengo l'Italia più pericolosa degli altri paese Europei, poi che la politica e i mass-media abbiamo interesse a creare uno stato di paura be questo è un altro discorso.