sabato 29 marzo 2008

Piccola riflessione sulle Olimpiadi

Ovviamente la storia delle Olimpiadi non finisce qui ci sarebbe ancora molto da dire o scrivere, ma credo che il quelle parole di De Cubertin ci sia tutto il cuore del discorso e da cui è partita questi post, quando un atleta vince per lui è una soddisfazione enorme il coronamento di anni di duro lavoro, sacrifici, essere lontano da chi si ama per molto tempo, ma alla fine sei appunto arrivato in alto all'Olimpo, porti una medaglia ricca di tradizione, di significati, storici, culturali, emotivi, religiosi, di pace, di rispetto per l'altro, per che ha gareggiato con te ma non è arrivato, d'amicizia, solo che ora questa bella medaglia è intrisa non di oro, ma di sangue di persone innocenti, il pensiero va chiaramente subito al Tibet,ma come mi ha fatto notare prontamente una mia cara amica e i monaci della Birmania c'è li siamo dimenticati solo perché li non si fanno gare come le Olimpiadi o altre manifestazioni, lo sport dicono è vita è gioia, io non corro e non faccio sport agonistico, ma quando dopo una bella camminata mista a corsa leggera arrivo in cima alla collina mi sento rinato, sento lo spirito che si nutre di nuova linfa, ed energia, e senti che puoi affrontare i problemi in ottica diversa perché li vedi diversi, sono emozione belle, ora queste emozioni come possono essere condivise con il pianto o il dolore di altre persone che piangono i loro cari solo perché sono di una etnia diversa o hanno un pensiero, una religione diversa.

In queste Olimpiadi vedo il tradimento di tutto quello che sono stato e dovrebbero rapprensentare, secondo me non dovrebbero farle li, di fatto si autorizza un popolo a massacrarne un altro, e i paesi promotori della libertà sulle ali dei caccia dove sono ora?

Ste

Olimpiadi la storia e non...

Il 23 Giugno fu una data storica perché li tutti i presenti votarono affinché i giochi riprendessero vita, in quell'occasione De Cubertin disse:” restituzione di un'idea vecchia di 2000 anni che, oggi come allora, agita il cuore degli uomini, soddisfacendo a uno dei loro interessi più vitali e più nobili” e continuo dicendo:” L'eredità che la Grecia ci ha trasmesso è così vasta che quanti hanno conosciuto l'esercizio fisico in uno qualsiasi dei suoi molteplici aspetti possono agevolmente riconoscersi in essa. Alcuni hanno visto l'addestramento fisico nell'ottica della difesa della patria, altri in quella della ricerca della bellezza fisica e della salute a beneficio di un soave equilibrio di anima e corpo; altri, infine, in quella di una sana ebbrezza del sangue chiamata gioia di vivere, che da nessuna parte può risultare intensa e squisita come nell'esercizio fisico. A Olimpia c'era tutto questo, ma anche qualcosa di più che in seguito è andato perduto perché dal Medio Evo in poi è planata sulla nostra civiltà una forma di discredito delle qualità corporali, che sono state isolate da quelle dello spirito. Recentemente le prime sono state ammesse al seguito delle seconde, tuttavia sono trattate ancora come 'schiave' e si continua in ogni modo e maniera a considerarle come inferiori. Errore immenso di cui è quasi impossibile calcolare le conseguenze scientifiche e sociali. Perché in definitiva non è che l'uomo si divida in due parti, il corpo e l'anima; in realtà le parti sono tre: corpo, spirito e carattere. Quest'ultimo non si forma attraverso lo spirito ma soprattutto attraverso il corpo. Gli antichi lo sapevano, ma i nostri padri l'hanno ignorato e noi adesso lo apprendiamo di nuovo, non senza fatica. Quelli della vecchia scuola sono stati sorpresi nel vederci assisi alla Sorbona; ci hanno considerato come dei ribelli che volessero degradare l'edificio della loro filosofia tarlata. È vero: siamo dei ribelli ed è per questo che la stampa, sempre pronta ad appoggiare le rivoluzioni benefiche, ci ha compresi e ci ha aiutati, cosa di cui la ringraziamo con tutto il cuore”.

Ste

venerdì 28 marzo 2008

Olimpiadi: gli albori di quelle moderne

Si fa un piccolo salto temporale, ma piccolo è si arriva a due secoli fa qui si fa la conoscenza di Pier

De Coubertin a lui si deve la nascita delle Olimpiadi moderne se ricordate l'ho nominato per nel post precedente come creatore dei 5 cerchi.

Pier De Cubertin lo si può definire uno studioso passo dalla letteratura alla pedagogia compi molti viaggi i quali influirono molto sul suo modo di essere e di vedere, pur essendo uno studioso, riteneva che la cura del fisico era importante tanto da rimproverare ai suoi colleghi francesi di usare troppo il cervello e poco il corpo, tra le sue varie passioni c'era anche quella per le Olimpiadi, a dare

Nuova linfa verso questa passione accadde un fatto straordinario , una spedizione tedesca guidata dall'archeologo Ernst Curtius riporto alla luce proprio i resti della leggendaria Olimpia dove si tenevano gli antichi giochi, questo accadeva negli anni che vanno dal 1875 e 1881, per lo studioso fu come una molle e per sua fortuna sia la sua posizione che gli permetteva di scambiare opinioni con altri studiosi sia l'idea stessa di ridare vita alle Olimpiadi trovo un notevole interesse nel mondo accademico, riusci poi a trasmettere questo entusiasmo sia la mondo politico che sportivo francese, siamo agli albori delle nuove Olimpiadi il primo passo se si vuole fu la creazione Union des sociétés françaises de sports athlétiques (USFSA).

Ste



giovedì 27 marzo 2008

Olimpiadi: la storia in breve 2° parte

Con il proseguo delle edizioni vennero via via inserite nuove specialità come ad esempio il “Pancrazio” un misto tra lotta e pugilato, una delle gare più complete era il "Pentathlon", come dice il nome è l'unione di cinque specialita diverse fra loro: giavellotto, lotta, corsa, salto e lancio del disco, l'atleta quindi doveva avere grandi capacità psico-fisiche per riuscire a districarsi in queste prove oltre ad una buona preparazione atletica, c'era anche la corsa dei cavalli, ma normalmente vi partecipavano, i ricchi vi direte, ma non era cosi anche per le partecipare alle altre gare si, però in questo caso bisognava avare anche un cavallo di razza e non tutti l'avevano anche fra chi stava bene economicamente.

Al vincitore andava una corona d'alloro niente soldi quindi vincere questa manifestazione era visto come segno di grande onore e prestigio. Penso che gli organizzatori dovrebbero tenere conto di questo lato, come si può organizzare un evento che ha nei sue fondamenta, onore, rispetto, pace,cultura,religione in un paese dove vengono trucidate degli innocenti, ovviamente questa è una mia considerazione personale.

Nell'antichità questo evento era visto decisamente in chiave maschile, tanto che le donne che volevano vedere o partecipare venivano minacciate di morte, solo che esisteva un barbatrucco, ovvero le donne partecipavano alle feste onorando la dea Hera, c'era comunque una eccezione ad una donna veniva permesso di partecipare sempre era la Sacerdotessa di Demeterf, il tutto durava un giorno fino al 472 a.C equivalente alla 77 Olimpiadi la durata venne aumentata fino a 5 giorni, già all'ora esse venivano ripetute ogni 4 anni.

Il periodo scelto per farle svolgere era nel periodo estivo tra luglio e agosto dato la calura di quei mesi gli le gare si tenevano o al albeggiare o al tramonto in modo da evitare le ore più calde della giornata, la scelta di questo periodo dell'anno non era casuale corrispondeva al plenilunio corrisponde a quella fase della luna in cui la sua parte visibile rimane in vista tutta la notte.

Con il prossimo post vedremo come arriviamo alle Olimpiadi moderne

mercoledì 26 marzo 2008

Olimpiadi la storia prima parte

Come accennato nel post precedente, questo verrà dedicato alla storia delle Olimpiadi, chiaramente si parte dalla Grecia visto che è li che sono nate, chiaramente la visione dei greci era diversa dalla nostra, ma lo spirito infondo imparte è perdurato nei corso dei secoli. Si parla di una manifestazione a carattere religioso, sportivo e culturale veniva tenuta nel santuario dedicato a Zeus quindi mica al primo dio che passava per strada, durante lo svolgimento tutte le guerre venivano sospese in modo di permettere agli atleti di poter partecipare in pace senza ammazzarsi a vicenda mica stupidi gli antichi.

Giustamente servivano dei requisiti di base per essere ammessi, insomma ci vuole un minino di selezione all'ingresso, quindi bisognava essere greci inanzi tutto, poi liberi, non schiavi, ma anche soldi e tempo libero, per allenarsi e non un mese prima, ma 11 mesi di seri allenamenti.

Visto che siamo qualche secolo prima di Cristo e non esistevano ancora sostanze dopanti come le si usa negli sport attuali, gli atleti si nutrivano con quello che offriva la natura, per cui formaggi frutta acqua e carne consigliata consigliata dal filoso Pitagora, al fine di rendere i muscoli più potenti, filoso si però pratico. Questo fu valido per i primi che iniziarono a gareggiare poi arrivarono i solito furboni quelli ci sono sempre, forse non ci saranno state sostante create in laboratorio , erbe, strane pozioni esistevano, eccome se c'erano quindi via a farsi di erbe altre sostanze magiche. A li vello storico le prime Olimpiadi riconosciute con dati certi risalgono al 776 a.C, considerate le prime Olimpiadi, queste contenevano una gara sola di corsa lunga 192 mt veniva detta “corsa dello stadio” nel 724 a.C. Aggiunsero un altra corsa in realtà sempre la stessa solo che era lunga il doppio quindi con molta fantasia chiamata “corsa del doppio stadio o diaulo” .

Detta cosi potrebbe essere considerata cosa da poco in realtà si trattavano di due prove dure , perché veniva corsa sulla sabbia tutti nudi, con i corpi belli unti di vari oli cosi la sabbia ti si attacca per bene e per toglierla usavano un bel coltello detto "Striglie".

Fine prima parte della storia delle Olimpiadi

la seconda dopo i trailers dei nuovi post

Ste

martedì 25 marzo 2008

Olimpiadi: introduzione

Ho deciso di dedicare questo post ad un argomento totalmente nuovo e che non ha nulla a che fare con quelli finora visti e che continuerò a trattare, nei post seguenti, come saprete quest'anno a Pechino si terranno le Olimpiadi, e forse uno degli eventi sportivi più importanti che esista al mondo, lo scopo di questa gloriosa manifestazione è di far gareggiare le varie nazioni, in maniera pacifica, e nel rispetto dell'altro al meno cosi dovrebbero essere intese gli elementi rappresentativi sono la Fiaccola Olimpica e i 5 cerchi olimpici diversi per colore

si ha in fatti questa corrispondenza blu=Europa, giallo=Asia, nero=Africa, Verde=Oceania e rosso=America.

L'idea dei cerchi venne ad un certo De Coubertain più avanti vi dirò meglio chi è questo signore e la sua importanza nella storia delle olimpiadi per ora mi interessa quello che questi simboli significano o meglio dovrebbero significare ovvero uguaglianza e fraternità.

Per finire questa breve introduzione in Cina paese che ospiterà questo evento, sta avvenendo un fatto grave di cui televisioni e giornali ne parlano il massacro dei tibetani ad opera di un governo scelto per ospitare, dei giochi come le Olimpiadi, ma prima di fare delle considerazioni sul caso farò un breve accenno alla storia delle Olimpiadi partendo dalla Grecia per arrivare a quelle moderne.

Alla storia verra dedicato il prossimo post

Automan :la stroria in breve

La serie è ambientata a Los Angels siamo intorno agli anni 80 i nostri eroi si incontrano per un serie di fortunati eventi se vogliamo, il primo protagonista è Walter Nebicher, impacciato e imbranato agente di polizia, ma un genio dell'informatica infatti viene tenuto l'ontano dall'azione e rinchiuso in sala dove ci sono computer si parla ovviamente dei primi personal pc windows ancora non si sapeva cosa fosse e uno dei sistemo operativi usati era Ms-Dos, quindi e li che lui cerca i criminali.

Cosi essendo un bravo programmatore una sera a casa sua decide di creare un ologramma con lo scopo di creare un mezzo per combattere il crimine, solo che avviene un fatto imprevisto, e le famose coincidenze, di cui fumetti e telefilm sono pieni, e poi ti dicono non credere alle coincidenze, comunque a causa di un sovraccarico energetico ecco, che gli compare in elettroni belli duri quello che lui ha creato a pc ovvero Automan,e cursore un oggetto luminoso non ben definito attratto dalle bello donne ma soprattuto in grado di creare vari veicoli vestiti ecc, il veicolo principale e un auto fantastica si tratta di un lamborghini Countach, automan essendo creato al pc

sfugge le normali leggi delle fisica per esempio era in grado di fare una curva completamente a 90° sbattendo il povo Walter contro il vetro, ovviamente non lo può presentare ai suoi colleghi per quello che è quindi si spaccia per un agente governativo in missione dal nome “Otto J. Mann” inglese appunto molto simile ad Automan, come tutti gli eroi che si rispetta ha anche lui un punto debole la richiesta di energia per poter apparire nel mondo reale e d in forma solida ha bisogno di una grande quantità di energia elettricità ecco perché compare sempre di notte in realtà nel proseguo della serie comparirà poi anche di giorno. L'unica che scoprirà la vera di identità è Roxanne collega di Walter per il quale prova un affetto molto forte.

L'intera serie dura 13 episodi e non avrà un seguito poiché in America non ebbe il favore del pubblico

Ste