sabato 22 marzo 2008

Fiume e parole

Questa mattina quando mi sono svegliato pioveva o detto che pizza ieri era una giornata cosi bella calda solare, oggi invece fredda buia, poi mi chiama un'amica e mi dice che dova abitano loro nevica, scendono fiocchi grandi soffici, e ho immaginato il tipico paesaggio montano innevato bianco.
Quando al mattino apri le persiane e vedi tutto a torno te bianco sui tetti sui parati gli alberi sembrano quasi dipinti dalla neve che cade come la mano di un artista che sapientemente dipinge una tela, è un immagine che ti riempe il cuore perché l'unico suono che senti e il silenzio, un silenzio carico di emozioni e li ti sembra di essere immerso un paese fantastico dove tutto è perfetto.
Ma questo incanto è stato spezzato da una notizia brutta, di quelle che non vorresti sentire, anche se sai che la persona sta soffrendo e quindi è meglio cosi, per lui per la sua famiglia, ma non stante questo provi un tristezza nel profondo del cuore, perché gli eri affezionato e allo stesso tempo smette di nevicare esce il solo ma è accompagnato da un vento freddo gelido che ti entra nelle ossa
e il solo è bello ma non ti scalda, senti solo questo vento come che il cielo capisse quello che provi in quel momento e ti mandasse dei segnali.
Sono uscito con i miei amici, ma non ero con loro, e come se fossi in una realtà tua, ascolti parli ma in realtà il tuo pensiero corre lontano, corre dove non lo sai neppure tu, sai solo che e li che vaga.
Cosi sono arrivato a casa e ho buttato giù queste parole, sono uscite cosi come un fiume quando nasce da una sorgente agli inizi e piccolo, ma poi si ingrossa e raggiunge la sua portata, cosi è successo qua e come un fiume ora ho raggiunto la foce e queste parole sono libere di circolare fuori da me.
E in questo modo si riesce a buttare fuori anche la tristezza che si ha nel proprio cuore e forse il vento adesso non sarà cosi freddo e il sole mi scalderà dicendomi guarda avanti c'è il sereno fronte a te.
Ste




Nuovo filone

Si entra in un genere di telefilm diverso dai primi il cui elemento principale e le tecnologia al servizio della legge e della giustizia, su questo filone ci sono stato vari telefilm forse il più conosciuto è Supercar, che ha dato diciamo il la poi ne sono seguiti altri che usavano spesso per combattere il crimini dei veicoli sofisticati, il Falco della Strada, oppure Tuono d'acciaio un super elicottero da combattimento, ma in un telefilm invece uno dei protagonisti era un ologramma il titolo di questo telefilm era Automan, a dire il vero in questi telefilm, non ci sono grossi spunti di riflessione, se non forse la il credere che con la tecnologia si poteva fare cose incredibili, il che per certi versi è accaduto, in realtà ne parlo principalmente per un legame più sentimentale che altro.

Ste

venerdì 21 marzo 2008

Duke e parola data

In alcuni siti è stata definita una trama semplice quella di Hazzard, vero non è complessa, ma alle fine se si vuole c'è sempre da imparare anche da questi telefilm, la prima cosa che si vede e che non esiste bianco o nero, esistono delle belle sfumature di grigio, lo so sembra un colore cosi insignificante, invece se lo si guarda bene no, se analizziamo i personaggi vediamo da una parte una famiglia di excontrabbandieri.

dai sani principi una frase che di diceva zio Jesse ai nipoti era che una promessa dei Duke era sacra, o che bisognava aiutare anche i nemici se c'era bisogno, certo dipende dal nemico si potrebbe dire, vero e non sempre è possibile perdonare qualche d'uno ma si può fare lo sforzo di capire le motivazioni che ci stanno dietro a determinati gesti, il che non significa avvallarle, solo vedere un altro punto di vista poi ad arrivare ad accettarle di acqua sotto i ponti ne passa come si suol dire.
Si potrebbe pensare che è perbenismo, non dico che le persone che sbagliano non debbano pagare se si commette un errore è giusto pagare, cosi sono cresciuto, grazie ai miei genitori che mi hanno insegnato a prendermi le responsabilità dei gesti che ho fatto nel bene e nel male.
E quando Zio Gesse diceva hai ragazzi che dovevano mantenere fede alla parola data era proprio questo che voleva dire.
Ste

Hazzard: la trama

La trama è stata in parte detta nel precedente post se vogliamo comunque I Duke come detto vivono in Georgia nella contea di Hazzard la loro occupazione principale era contrabbandiere il whisky che producevano loro, addirittura iniziarono 50 anni prima della Dichiarazione d'Indipendenza, fino ad arrivare agli anni 70 diciamo grosso modo, dove capita un imprevisto i due nipoti vengono presi in flagranza di reato, ovvero mentre trasportavano la bevanda illegale, ecco che il buo Zio Jesse per evitare la galera promette allo stato di non produrre l'illegale liquore, non solo ma Bo e Luke se vogliamo vengono messi agli arresti conteii ,ok definizione che non esiste, di fatto non possono però abbandonare la contea di Hazzard, ne usare armi da fuoco ecco spiegato perché come arma usano arco e frecce.

Quindi ora sono diventate persone oneste con nobili principi, prima erano criminali, ma sempre di sani principi, a loro si contrappongono J.D. Hogg e Rosco p.Coltrane teoricamente sarebbero le persone tenute a far rispettare la legge uno è lo sceriffo l'altro il sindaco, ma spesso sono impegnati in loschi traffici, di cui cercano di far incolpare i Duke, che puntualmente riescono a salvarsi e sventare i piani dei malvagi la scena finale tipica era che tutti si ritrovavano a bere nel locale di Boss e li venivano sempre messe vie “le asce da guerra”.

Ste

giovedì 20 marzo 2008

Amicizia e dolore

Quando per qualsiasi motivo si perde una persona a noi cara si crea una specie di vuoto interiore, che solo in parte viene colmato da tempo, ma una parte importare di questo vuoto viene riempito dalle persone che ci sono affianco e ci vogliono bene, magari alcune fanno parte del nostro passato, altre abbiamo la fortuna d'incontrarle durante il cammino.
Alcune volte le si paragona a gemme preziose, ma credo che sia un errore i diamanti e tutte le altre pietruzze sono oggetti inanimati morti, mentre loro sono vivi, e quindi non si può dargli un valore tanto è importante la loro presenza, ecco perché vanno rispettate.
È vero il dolore che proviamo quando i nostri cari ci dicono addio è qualche cosa di profondo forte, che ti entra dentro nell'animo e li alle volte sopito alle volte forte, che ti sembra di impazzire e di volerlo urlare, la tua rabbia il tuo dolore, ma qualche cosa ci ferma ed è un consapevolezza che non siamo gli unici a soffrire, non siamo gli unici ad avere perso qualche d'uno, ed quella che personalmente mi da la forza di stringere i denti, anche se hai voglia di tutte le attenzioni su di te, sopratutto della persone che ami, e li dice perché non usare il mio dolore per ottenere altro che non la comprensione affetto, calore, lo si pensa vero ma se quella persona ci può dare amicizia e non altro, proprio per l'affetto che prova per noi, dobbiamo accettarlo altrimenti si rischia di far del male a chi sarebbe pronto a dare il cuore per noi se potesse, e anche se si sta male bisogna sempre rispettare il sentimento dell'altro e non pensare solo a noi stessi difficile si, ma è l'unico modo che si ha di preservare un rapporto d'amicizia vero.
Ste

mercoledì 19 marzo 2008

Breve introduzione di Hazzard

Come nella Famiglia Addams anche in questo telefilm i protagonista principale è una famiglia composta da Lo Zio Jesse , i cugini Bo e Luke e infine la cugina Daisy, non so perché, ma fin da piccolo ho sempre voluto una cugina cosi e quale maschio non l'avrebbe voluta, anzi meglio se non era cugina....

L'intero telefilm si ambienta quasi sempre nella Contea di Hazzard, dove l'intero mondo sembra passare di li era incredibile come cantanti famosi, soldi ecc... passassero dal quel paese. Ovviamente quando non erano estranei a complicare la situazione ci pensava J.D. Hogg capo della polizia non che sindaco della cittadina, sempre implicato in oscuri traffici insieme al suo fido Rosco p.Coltrane e il vice Enos strate, innamorato cotto della bella cugina Duke, a cui si opponevano i Duke aiutati dall'amico Cooter, il quale era proprietario dell'unica officina del paese, nonché meccanico fidato del leggendario Generale Lee...
Questi sono i protagonisti principali del telefilm nel prossimo post vedremo la trama

Ste



martedì 18 marzo 2008

Post e commenti

Spesso quando si scrive si ha paura di dire cose fuori luogo perché gettata dal sentimento, ma sono proprio quelle parole uscite, di getto senza pensarci a trasmettere quello che sentiamo proviamo veramente, e quando riusciamo a liberale poi abbiamo sempre la paura di esserci lasciati andare oppure di aver detto cose fuori luogo, ma se leggendo un post, proviamo quelle emozioni che poi scriviamo nel commento, cosa ci può essere di sbagliato o di fuori luogo, anzi per mettono di vedere altre opinioni modi di pensare, e spesso queste risposte spontanee permettono di generare altri post e dare vita ad infinite discussioni che non possono fare altro che arricchire il nostro modo di vedere o pensare.
Ste

lunedì 17 marzo 2008

Conoscenza con Hazzard

Dopo aver parlato della Famiglia Addams, come secondo telefilm ho pensato ad Hazzard, molte persone delle mia e te se lo ricorderanno, e anche forse i più giovani avendo spesso ritrasmesso questo telefilm, ricordo ancora come lo conobbi fu mio padre a farmelo vedere, era in sala sul divano c'era anche mia madre, io stavo passando e mi fece vieni qui che c'è un telefilm divertente e cosi mi sedetti, ricordo ancora vidi la macchina dello sceriffo andare a sbattere nel tentativo di prendere una macchina di colore arancione con due numeri sulle porte uno 0 ed un 1 e il disegno di una bandiera sul tetto, non sapevo nulla di loro so solo che risi quando vidi la macchine del tutore della legge sfasciata ripartire come per miracolo, e cosi grazie a mio padre li conobbi e cominciai a seguirli, e a conoscerli, ti facevano ridere in maniera genuina, mio padre mi insegno ad guardare le cose allegre, senza vergognarmi allo stesso modo in cui si guardano le cose serie, mi diceva sempre osserva ed impara, ora capisco quanto mi ha lasciato, grazie papa
Ste

domenica 16 marzo 2008

Manifestazione contro le Pellicce

Ieri a Milano si è tenuta una manifestazione organizzata dal Oipa acronimo di Organizzazione Internazionale Protezione Animali, si tratta di una ong organizzazione non governative, affiliata al dipartimento della Pubblica Informazione dell’ONU.
Hanno aderito alla manifestazione :Animals Asia Foundation, Animalisti Italiani, Animals Emergency, Associazione Dogwelcome, Ayusya, Associazione Vegetariana Italiana, CEDA Comitato Europeo Difesa Animali, City Angels, Collettivo Animalista, Diamoci la Zampa, Divieto D’Accesso, Gaia Animali e Ambiente, LAC Lega Abolizione Caccia, LAV Lega Anti Vivisezione, LEAL Lega Antivivisezionista, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, LIMAV Medici Internazionali, Movimento Vegetariano No alla Caccia, Progetto Gaia, Progetto Vivere Vegan, Save the Dogs, Vita Animale, Vita da Cani, Vita Universale… ovviamente c'è ne erano anche altre...
Il tema di questo evento come è riportato nel titolo del post era contro le pellicce è il modo in cui venivano trattati gli animali.
La giornata si è svolta cosi con un gruppo di amici, per la maggior parte ragazze ci siamo diretti al punto d'incontro , era a Milano in Piazza Castello alle 14,30 li siamo stati raggiunti da altri due amici per un totale di dieci persone, la nostra preoccupazione era che alla giornata fossimo in 4 gatti, in realtà con nostra gradita sorpresa erano presenti moltissime persone molto con cartelloni e striscioni, anche noi avevamo i nostri fatti da un paio di ragazze volenterose e devo dire molto belli.
Per titolo di cronaca era una manifestazione autorizzata questo dettaglio sarà importante poi tanto che avevamo la polizia, carabinieri a farci "la scorta" o meglio a portarci per manina onde evitare sconfinassimo in aree dove, per arcani motivi non era possibile accedere...
Bisogna dire che il corteo a fatto la sua marcia gridando dei bei slogan, ma sempre in maniera pacifica e ordinata senza cattive intenzione se non quelle di risvegliare la coscienza delle persone,
Se sono cattive intenzioni quelle non so cosa dire capirete dopo il motivo di questa battuta.
La manifestazione come detto autorizzata doveva arrivare al Mifur, perché è stato scelto questo posto semplice, oltre ad essere un salone dove si vendono le pellicce viene considerato come punto di riferimento per il mercato internazionale...
Arrivati quindi alle vicinanze di questo mastodontico centro ecco la sorpresa la polizia bella schierata per bloccaci l'avvicinamento, eravamo circondati manco non so fossimo appunto armati di cattive intenzione, ma schierata come con gli scudi alzati e già pronta con i fumogeni, manganelli, belli duri e incazzati le nostre armi pericolosissime striscioni e le nostre grida, fortunatamente a parte qualche sputo ed insulto avere bloccato il traffico, non sono successi tafferugli , anche perché non ho visto da parte dei manifestanti atti violenti solo una gran voglia di dire la nostra si una grande rabbia ma sempre composta civile alla fine grazie alle determinazione di chi è rimasto abbiamo ottenuto di arrivare alle spalle di questo impero e anche li vai con gli slogan, ora qualche d'uno può pensare perché non li dice qui questo è un blog che parla essenzialmente di manga telefilm, è aperto a tutti quindi adulti e non ecco perché non li dico
arriviamo dove ci è stato permesso e ci chiudono dentro davanti la polizia e dietro i carabinieri sempre pronti al peggio, dietro ai loro scudi noi dietro ai nostri cartelloni i pochi rimasti e alla nostra ira sempre civile.
La manifestazione finisce facciamo per andarcene cosi ci avviciniamo ai poliziotti e gli chiediamo possiamo passare il tipo fa è non lo so e noi un po sorpresi ma dovremmo andare a casa e sempre il poliziotto chiedi al capo se possono andare casa ad un altro l'altro si gira e grida questi vogliono andare a casa noi ridevamo alla scena, ma stavamo tranquilli alla fine ci fanno potete andare, e noi grazie e c'è ne andiamo tranquilli.

Morale ieri non è successo nulla di grave, fortunatamente solo che quante volte si possono evitare gli incidenti alle manifestazioni basta avere una poco di elasticità mentale e parlo delle forze dell'ordine ci avessero permesso subito di arrivare li noi saremmo stati contenti, loro se ne sarebbero andati via prima e poi magari a fare una bevuta tutti assieme, invece cosi il rischio e di esasperare le persone con vari livelli di conseguenze e solo per cosa proteggere un impero come se le nostre grida, rabbia non fosse arrivata li o avesse girato la città.
Ste