venerdì 25 aprile 2008

Sentieroterapia

Da un po di anni si sente parlare di aromaterapia, e altre terapia legate o ai suoni o ai colori alla danza e cosi via discorrendo, un anno fa ho attraversato un brutto periodo a causa di una storia particolarmente complessa finita non troppo bene e per questo ero parecchio giù , visto che essendo senza donne e quindi non potendo fare la gnoccoterapia, terapia molto in voga nel mondo maschile chissà perché? Ho scoperto per puro caso un altra terapia che con il sesso femminile non centra nulla, ma riguarda la natura ovvero la sentieroterapia, termine coniato da me quindi non andate a cercarlo in giro.
Come è successo ho la fortuna di abitare in un posto meraviglioso. Como vicino al lago e con in torno delle stupende montagne, questo mi permette di muovermi in posti meravigliosi senza bisogno di usare la macchina, grande comodità. Sopra alla città c'è un monte si chiama Brunate e ovviamente si può raggiungere con la strada e diversi sentieri tutti belli in piedi, che sudate per arrivare in cima.
Comunque sto divagando come mio solito uno di questi sentieri ha una particolarità nella sua parte centrale e molto buio stretto ed sempre in salita, ma quando arrivi in cima o in particolari punti si apre e ti permette di vedere la città il lago , in giornate di sole come queste non caldissime il lago si mostra in questi scorci in tutta la sua bellezza ed ecco è li che è nata l'idea della sentiero terapia, si perché venivo da anni di inattività è usato il triplice aspetto di quel sentiero per uscire dalla crisi, vedevo la parte buia come la sofferenza, la salita la fatica ad uscirne
l'arrivo l'uscita da quella situazione, quindi mi imponevo di arrivare alla fine anche se ero stanco per darmi poi lo stimolo ad uscire da quella situazione , devo dire che grazie a quelle camminate, ad amici ed amiche che mi sono state vicini/e ne sono uscito alla grande, ora quando sono in quei periodi in cui mi sento abbattere uso quel sentiero per trovare l'energia d'andare avanti oltre come esercizio fisico per togliere la panza , anche questo non fa mai male, ecco perché ho pensato di chiamarla sentieroterapia, per me quel sentiero è stata davver0 una terapia psichica e fisica.
Ste

giovedì 24 aprile 2008

DareDavil intro

Dopo questa lunghissima parentesi sui telefilm, francamente quando l'ho iniziato non pensavo diventasse cosi lunga, peggio dell'Odissea, ho deciso di riprendere il vecchio filone da cui è partito il Blog per farlo per bene dovrei farlo da Harlock, ma gli ho già dedicato giustamente l'inizio del blog e molti post, cosi da chi riprendere all'inizio ho pensato Aquaman , solo che poi girando ho rivisto lui un altro dei miei miti Dare Davil, è stato fatto un film uscito nel 2003 carino nulla più, il fumetto invece era tutta un altra storia, lo conobbi che avevo 8 anni su a Piazzaga, dove ho la casa di collina trovando il corrierino dei piccoli mi pare o comunque una di quelle raccolte portano vari fumetti, era strappata, mancava un pezzo, per mia fortuna non la parte riguardante questo fumetto, e la fortuna continuo assistermi perché era la prima puntata dove spiegava come nasceva questo eroe diverso da tutti gli altri, per chi mi segue dall'inizio sa che il tema della diversità è stata un tema fondamentale del blog insieme alla libertà il motivo per cui come primo personaggio ho introdotto Harlock e poi tanti altri, queste sono divagazioni perché diverso dagli altri semplice è cieco è forse l'unico eroe della storia che trae dei poteri da una menomazione l'essere cieco, in fatti è sopratutto il suo udito che è diventato come un radar a guidarlo nel agire
non solo è un uomo ben allenato, ma solo un uomo nulla più nulla meno, nel film molto di questa sua umanità si è persa per dare aspetto alla spettacolarità. Quindi ecco il motivo di questa scelta
un diverso quello che noi chiameremo un disabile che invece lotta contro il male dotato solo del suo udito e della sua agilità e forza.
Ste

A-team

A-team Letteralmente squadra A, era il titolo di un altro telefilm degli anni 80 in cui per la prima volta si vede come protagonista una in tera squadra, formata da 4 uomini e non quattro tizzi normali sono ex agenti di una squadra speciale dell'esercito, per di più fuggiti da un carcere di massima sicurezza, e che ci fanno dei buoni in un carcere dell'esercito semplice scontano una pena per aver svolto una missione per compito dell'esercito, eh si come ringraziamento gli hanno sbattuti in un carcere, ma loro non ci sono stati e sono fuggiti da quel momento vengono braccati continuamente dai mastini del governo, ma come diceva la sigla se avevi un problema che nessuno poteva risolvere chiama l A-team e loro trac apparire dal nulla , come i coniglietti che escono dal cilindro del mago, per aiutarti.
Il gruppo era formato da 4 elementi, ed elementi lo erano d'avvero lo loro capo il colonnello John "Hannibal" Smith si dilettava nel tempo libero a fare l'attore in vari film , aveva 3 caratteristiche la prima il sigaro inmancabile , la leggendaria frase "a doro i piani ben riusciti" e la calma non perdeva mai il controllo la situazione era disperata, ma lui nulla sempre con la battuta pronta e calmo, Templeton "Sberla" Peck il bello del gruppo definito appunto faccia d'angelo ma anche figlio di... va be avete capito, in genere veniva usato per le missione che noi chiameremo di "pubbliche relazione" in questo era un vero maestro, amava la vita comoda le belle macchine, case e ovviamente le belle donne... P.E." (pessimo elemento) Baracus, anche conosciuto in altre serie come Mister T, otre ad essere un bestione vestito di non so quanti kg d'oro in collane, capelli a rasta, faceva paura solo a vederlo, era un gran pilota, non che il meccanico del gruppo , ed in fine forse tra tutti quello che mi piaceva di più, cane pazzo Murdock, forse pazzo lo era d'avvero visto che spesso vedeva omini strani, o altre cose, però un pilota di elicotteri e arei con i cosi detti marroni, essendo la figura più stravagante del gruppo spesso si punzecchiava con P.E. che forse era il meno matto, ma con una gran paura di volare ,dovevano in fatti drogarlo per farlo salire su un areo inventando ogni volta idee stravaganti, una curiosità amava il latte.
Caratteristica di questa squadra la capacita di costruire mezzi corazzati o apparecchi con quello che trovavano, sul posto erano capaci di farti diventare una panda un vero e proprio carro_armato, ovvio nella serie una panda non è mai diventata un mezzo da combattimento, solo perché non c'era in America.
In fine c'era una giornalista loro amica che faceva da tramite tra chi aveva bisogno ed i nostri eroi... non so come finisce questo telefilm ricordo solo che verso la fine vengono incastrati un'altra volta solo che in questa situazione non gli sarà facile fuggire e forse non ci riescono, questo purtroppo non l' ho so ho se qualche d'uno sa come finisce mi farebbe piacere saperlo.
Con questo post chiudo per qualche tempo la parte dedicata ai telefilm, per tornare agli anime e manga, fumetti ecc...
Ste



mercoledì 23 aprile 2008

Violenza sulle donne: metti il braccialetto

Sono passati un paio di giorno da quando Rutelli per risolvere il problema della violenza sulle donne ha avuto la brillante idea di proporre un braccialetto elettronico che deve essere indossato da chi dalle donne ovvio, la motivazione cosi quando sono in pericolo premono il pulsantino e per miracolo compaiono le forze dell'ordine, a fermare l'aggressore, si perché l'idea che sta alla base è semplice una volta inviato il segnale alla centrale di polizia si presume che si mandato li ,venga poi fatta una triangolazione per scoprire da dove è arrivato il grido d'aiuto e mandare prontamente i poliziotti ecc ,a salvare la persona in difficoltà. Quando ho letto sul giornale pensavo che il braccialetto fosse per le persone che avessero fatto dei crimini invece no mettiamo alle donne, che rischiano di essere molestate, una mia amica mi ha chiesto e come si fa capire se si rischia?
La risposta sta nel fatto sei donna rischi, quindi porta il braccialetto ,cosi sappiamo sempre dove sei, in somma un bel collare elettronico solo che invece di mettertelo al collo meglio a polso è più carino.
A questo punto ho pensato voglio saperne di più vediamo qualche statistica ufficiale sulla situazione reale della violenza delle donne in Italia, dove si va a vederle sul sito del Istat , da dove è possibile scaricare il file zip con le statistiche ufficiali aggiornati al 2006, era mia intenzione mettere una tavola riassuntiva, ma appena aperto il file sorpresa è un foglio execel con ben 22 tavole che vanno ad analizzare la situazione al 2006, questo ad indicare quanto si complessa la situazione reale e non quella che viene dipinta dai telegiornali. Purtroppo speravo di trovare dati relativi al 2007 . Anche la repubblica sul suo sito riporta un bel articolo uscito il 10 dicembre 2007
Qui sotto riporto l'articolo come pubblicato sul sito della Repubblica.
ROMA - Non sono immigrati ma italiani i responsabili della piaga della violenza sulle donne nel nostro Paese. Secondo le stime dell'Istat, non più del 10% degli stupri commessi in Italia è attribuibile a stranieri, contro un 69% di violenze domestiche commesso a opera di partner, mariti e fidanzati. Dati che fanno crollare d'un colpo il luogo comune che associa l'immigrazione a una diminuzione della sicurezza nelle città italiane.

Secondo l'Istat, che oggi ha aperto, nella sua sede centrale a Roma, il Global Forum sulle statistiche di genere, solo il 6% degli stupri in Italia è commesso da persone estranee alla vittima: "Se anche considerassimo che di questi autori estranei la metà sono immigrati - ha spiegato Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell'istituto di statistica - si arriverebbe al 3% degli stupri; se ci aggiungessimo il 50% dei conoscenti, al massimo si arriverebbe al 10% del totale degli stupri a opera di stranieri".

Le forze politiche di sinistra denunciano una realtà "oscurata e alterata" dai media e "strumentalizzata dai partiti di minoranza". "Una doccia fredda per il narcisismo nazionale": così il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, commenta la ricerca. Paola Balducci, responsabile giustizia del Sole che ride, ricorda "l'ostruzionismo della destra che alla Camera ha ritardato l'approvazione del disegno di legge contro le discriminazioni sessuali e la violenza sulle donne" e evidenzia la necessità di "un salto di qualità nelle politiche culturali e informative". "I dati rafforzano le ragioni e lo spirito della manifestazione del 24 novembre" commenta la senatrice Prc Giovanna Capelli.

Il lavoro dell'Istat non si ferma qui. "Ora dovremo porre l'attenzione - osserva Luigi Biggeri, presidente dell'istituto - anche su altre tematiche come la discriminazione, terreno difficilissimo ma che ormai necessita di essere misurato in tutte le sue manifestazioni".

(10 dicembre 2007)

Per chi volesse andare sulla pagine del sito questo è il link: link:www.repubblica.it/2007/12/sezioni/cronaca/stupri/stupri/stupri.html

Come si legge nell'articolo solo il 6% degli stupri è commesso da stranieri mentre il 69% da persone che conoscono la vittima: fidanzati, mariti, partner in genere. A questo punto la domanda è ma, il braccialetto va messo fuori o dentro casa e per difenderci da chi?

Photoshop nascita di un mito 2° parte

Cinque anni dopo arrivo la versione per windows esattamente due anni dopo che photoshop venne acquisito da Adobe in fatti questo avvenne nel 1990, la prima versione per vindows fu la 2.5 quindi per la prima versione dal momento dell'acquisizione passarono ben 10 mesi questo fa capire il lavoro che ci fu dietro ovviamente queste versione non avevano tutti i comandi che siamo abituati ad usare oggi basti pensare che i layers uscirono nel 1994 con la versione 3 e lo strumento storia nel 1998 con la versione 5, per chi usa questo programma sa quanto siano utili è importanti questi due strumenti anzi direi fondamentali, per lavorare in maniera ottimale e senza fare dei danni sul file su cui si va ad operare visto che diversamente da altri programmi di grafica che lavorano ad oggetti e layers photoshop usa solo i layers, personalmente ritengo uno dei più grandi difetti di questo eccellente programma parlo ovviamente fino alle versione 7 le altre non le conosco, per poterle giudicare.

Questi due post non hanno la pretesa di dire tutto su un programma cosi complesso e cosi utilizzato, ho solo sentito la necessita di saperne di più per avere le idee un pochetto più chiare, a titolo di cronaca adobe bridge fece la sua comparsa come elemento integrato della versione 7, solo nelle versioni successive sarà un programma assestante, questo non significa che non sia integrato all'interno della suite di adobe anzi tutt'altro è un software davvero interessante e che permette una vera interazione fra i vari programmi e molto altro ancora, ma questo non fa parte dell'argomento del post.

Ste

lunedì 21 aprile 2008

Photshop:nascita di un mito 1°parte

Ieri sera sono uscito con un mio amico gli ho chiesto come andava il corso di photoshop, mi fa bene solo che il programma per ritoccare le foto non è quello, ma un altro se ho capito bene Adobe bridge, mi è sembrato strano, ma essendo un utilizzatore autodidatta, e non competente in materia, ho fatto una ricerca in internet per capire un attimo come era la situazione, siccome era tardi ho lasciato stare cosi oggi ho deciso di riprendere la ricerca, partendo da un punto diverso ovvero quando è nato photoshop e perché?, ho sempre pensato che fosse un programma Adobe in realtà è una evoluzione di un software inventato nel 1987 da due fratelli Thomas e John Knoll, figli di un fotografo e con con conoscenze informatiche unendo le due aree di interesse nacque photoshop parliamo della versione 0.63, siamo ad ottobre del 1988 si potrebbe pensare che sia nato per windows, in verità è su Mac che venne progettato, come saprete i Mac sono sempre stati considerati dei leader nel campo della grafica.
Lo spazio che occupava era un quello di un floppy da 1,44 mb sembra assurdo pensare che fosse cosi piccolo rispetto ai programmi che girano oggi e gli Hd che attualmente ci sono in circolazione, bisogna chiaramente tenere conto degli anni di cui stiamo parlando ovvero fine anni 80 per cui si parla di vent'anni fa, quindi sarebbe un grosso errore paragonarlo al programma che oggi noi usiamo per il fotoritocco, eravamo agli albori della manipolazione delle immagini a livello digitale.

Fine 1° parte

Ste





Hardcastle& McCormick: la trama

Come si è detto i protagonisti di questo telefilm sono due si deduce anche dal titolo Hardcastle& McCormick, nel precedente post ho introdotto un pochetto i personaggi il primo è un giudice della corte suprema che andrà in pensione poco dopo aver incarcerato McCormick, il loro inizio non è dei migliori visto che in un certo senso si trovano dai due lati della barricata per di più Mark, è accusato ingiustamente di furto di auto, poiché ha commesso l'errore di intestare la sua auto alla ex-fidanzata la macchina è appunto il coyote x, prototipo da lui stesso creato egli è infatti un ex pilota di corsa non che un bravo meccanico, quindi grazie al veicolo e alle chiamiamole coincidenze i due eroi della serie si incontrano, Hardcastle durante la seduta si accorge che dove sta il problema, ma è costretto a condannare l'imputato, verrà mandato nel carcere di San Quintino.

Quindi la scena si sposta dentro la prigione dove troviamo il pilota dietro le sbarre li viene raggiunto dal giudice, che gli propone un patto di farlo uscire sotto la sua custodia a condizione che lo aiuti a far finire dietro le sbarre tutti i veri colpevoli che non è riuscito per dei cavilli legali e bravi avvocati ad incastrare durante la sua lunga carriera di giudice che sta per giungere al termine a infatti deciso, di andare in pensione per dedicarsi alla lotta al crimine e che uomo tutto d'un pezzo.

Dopo un riflessione si fa a convincere ad andare a vivere nella villa Gulls Way del ex giudice dove oltre a fare i lavoretti lo aiuterà nel arduo compito di far trionfare la giustizia, nella loro missione saranno affiancati dal coyote x e dalla Corvette nera anni 60 del giudice.

Il rapporto all'inizio per ovvie ragioni difficile diventerà sempre più bello e nascerà tra i due una profonda stima, affetto e amicizia, anche se Mark ridendo gli lancerà delle frecciatine sul suo arresto ingiusto, ma saranno affettuose.

Ovviamente vivranno molte avventura il coyote subirà parecchi danni fino durante in vari inseguimenti e azione varie, questo vale anche per la macchina del giudice, come tutti bravi investigatori, giudici ecc anche Milton avrà il suo bel schedario con tutti i dati dei vari processi ecc...

Questo grossomodo la trama del telefilm.

Ste

domenica 20 aprile 2008

Hardcastle& McCormick:intro

Su MacGyver non aggiungerei altro ci sarebbero altri dettagli, ma a mio giudizio sono appunto dettagli che non aggiungono nulla alla originalità della storia e della idea che stava alla base di questo telefilm per cui passero a parlare di un altro telefilm sempre di quegli anni Hardcastle& McCormick, qui la tecnologia è presente sotto forma di prototipo d'auto il Coyote X creata da McCormick, grazie alla quale nella prima puntata avrà l'onore e non il piacere di conoscere l'altro protagonista, della serie il giudice, non vi metto il nome, mi sembra scontato che capita di chi si tratta, questo porterà i due a vivere molto avventure, uno dei lati più divertenti del telefilm era la loro giocosa competizione e perenne sfida, tra un giovanotto e non più tanto giovane giudice, con un gran fisico c'erano partite di basket dove alla fine si sentivano le pulsazioni ecc... credo che alla fine era come un rapporto nonno nipote, in cui trai i due c'era molta stima e affetto, nel prossimo post vedremo un pochetto meglio la trama di questo telefilm

Ste